Camminando all’interno del Festival del Mondo ti perderai all’interno del nostro continente: un mondo fatto di storie, leggende e tradizioni che rievocano la grandezza di un passato che ne ha permesso il presente e prepara al futuro.
Scopri le attrezzature agricole dei contadini, come si arava la terra e come si procacciava il cibo, come i cowboys intagliavano il legno, lavoravano il ferro e il cuoio dei loro accessori in pellame. Vivi i pellerossa nella ricostruzione di un loro villaggio tipico e scoprine carpenteria e leggende.
Immergiti nel fascino dell’America anni ‘50 con mostre di auto d’epoca di quel periodo, delle Harley Davidoson e dei vecchi Jukebox americani! Troverai mostre fotografiche irlandesi che ti faranno immergere nei suggestivi paesaggi della terra più verde del mondo. Scopri gli strumenti tipici irlandesi, come lo zufolo, il violino irlandese, concertina e fisarmonica.
E ancora mostre gastronomiche del Sud America, percussioni dal Brasile, antichi strumenti irlandesi e una riproduzione delle rovine Maya.
Lasciati ispirare…..
Sarà possibile visitare una vera e propria esposizione delle antiche attrezzature agricole, potrete vedere da vicino gli aratri utilizzati un tempo dai contadini, e ancora falci, pale, carriole, tinozze, un emozionante viaggio nel mondo rurale di un tempo.
Potrete vedere da vicino alcune tra le più antiche carrozze che hanno fatto la storia dei mezzi di trasporto a traino!
Potrai osservare da vicino una vera diligenza e le prime mappe tracciate degli gli Stati Uniti, ed il Conestoga, il famoso carro di legno dotato di una copertura leggera che divenne leggenda! Potrai immergerti nelle atmosfere di quei lunghi viaggi.
All’interno del Festival Country, potrete visitare una vera e propria mostra di strumenti musicali tradizionali della musica Country, che vi racconteranno la storia di questo genere dalle origine ai giorni nostri.
Una mostra dedicata agli strumenti tipici dell’antico West, una serie di Banjo, armoniche a bocca, mandolini originari dell’Irlanda utilizzati in America dal 1750 in poi.
Potrete rivivere la storia della musica Country attraverso questa mostra di strumenti tradizionali!
Un tipico villaggio di frontiera di metà ‘800 vi accoglierà al Festival Country, con tutto il fascino del vecchio west da vivere per gli appassionati e per i più piccoli, passando dal saloon al barber shop, dall’ufficio dello sceriffo al patibolo o alla vecchia miniera, tra balle di fieno e cowboys dal grilletto facile…
Al Festival Country non poteva mancare la fedele riproduzione di un tradizionale Saloon, popolato di minatori, cercatori d’oro, fuorilegge e ranger. All’interno di questa straordinaria struttura vi sembrerà di trovarvi nelle brulle lande dell’America Western, dove potrete gustare un corposo whisky circondati da cowboy e vivendo il genuino clima dei film di John Wayne e Clint Eastwood.
Un mestiere indispensabile che oggi come allora, permette ai nostri amici cavalli di poter mantenere le loro tre andature in qualsiasi terreno. All’interno della fiera troverai una raccolta fotografica che celebrerà questo nobile e duro lavoro, nato in America nel 1700. Inoltre un maniscalco dal vivo ci illustrerà come si batte il ferro caldo e ci dimostrerà che cosa possa “nascere” da vecchio ferro di cavallo.
All’interno del Festival Country potrete ammirare veri artigiani del cuoio, che lavoreranno la pelle dal vivo come si faceva ai tempi del west!
Un’arte antica ricca di fascino, grazie alla quale fu possibile avviare uno dei primi grandi mercati economici americani del 1750. Potrete acquistare oggetti realizzati al momento per voi!!!
I pionieri erano falegnami nati, sapevano tagliare il legno con abilità; utilizzare asce, scalpelli e seghe di tutti i tipi. Troverete, all’interno del Festival, intagliatori del legno, potrete ammirarli mentre creano con le loro mani utensili in legno, e acquistare oggetti personalizzati al momento per voi!
Avrete l’opportunità unica di osservare dal vivo scalpellini al lavoro e fantastiche esibizione del taglio del legno.
Un’area dedicata a mostre di abiti tipici, costumi e maschere speciali, abiti squaw, accessori utilizzati per danze e rituali dalle tribù Indiane.
Una sezione interamente riservata alle armi e attrezzi utilizzati dai guerrieri indiani, da Toro seduto a Nuvola rossa, frecce, lance, archi, mazze.
Avrai la possibilità di vedere armi per cacciare, armi da difesa, veri attrezzi da lavoro utilizzati da queste leggendarie popolazioni.
Al Festival dei Nativi Americani sarà possibile visitare un tipico villaggio indiano allestito mantenendo le caratteristiche originali: tende coniche costruite con una struttura di pali di legno ricoperta di teli e pelli d’animale, utensili, attrezzi, armi da caccia tipiche dei guerrieri Apache o Cherokee, abiti tipici, scene di vita quotidiana dei nativi Americani, rituali, canti sciamanici e tanto altro ancora. Al centro del villaggio sarà inoltre ricreato un sacro fuoco Indiano, intorno al quale verranno narrate storie e leggende della tradizione Pellerossa.
Non solo musica e danze, al Festival Country sarà possibile anche assistere a workshop e didattica sulla costruzione degli utensili tradizionali nella cultura dei Nativi d’America, realizzati da artigiani Nativi.
All’evento That’s America potrete apprezzare alcuni tra i veicoli che hanno contribuito a fare la storia del “sogno americano”, mustang, corvette, cadillac, jeep, viper, e le immancabili supercar americane, un intera area sarà dedicate alle auto made in USA.
Se si parla di miti americani non si può non parlare di Harley Davidson! All’interno di That’s America non poteva mancare dunque un’area dedicata ai chopper piu famosi del mondo grazie a 0585 Garage.
Un salto negli anni ’30 per ascoltare buona musica e vedere con gli occhi pezzi di storia!
Il jukebox esordisce nei locali americani negli anni ’30 e approda circa trent’anni dopo anche in Europa. Un mix di musica e luci che rendono questo oggetto un pezzo di storia della musica e ha fatto ballare la gente nei locali pubblici. Dai primi jukebox che riproducevano dischi a 78 giri, ai più moderni che contenevano vinili a 45 giri. Una mostra all’interno dell’area That’s America per entrare nella colora atmosfera di quegli anni.
Il festival irlandese è un’opportunità unica di divertimento ma è soprattutto un’ occasione per conoscere tradizioni e culture diverse. Al festival avremo modo di divertirci con la musica e le danze tradizionali, la gastronomia tipica irlandese ma anche con un’infinità di altri eventi. All’interno della manifestazione trovano spazio alcune mostre fotografiche che illustrano la vita ed i magnifici paesaggi irlandesi. Rari e preziosi strumenti musicali celtici, l’artigianato tradizionale e persino le fiabe e le leggende celtiche. Un’occasione straordinaria per fare nuove amicizie e conoscere la cultura di un popolo di grandi ed antiche tradizioni.
L’arpa è un antico strumento musicale cordofono a pizzico, dotato di 47 corde con un’estensione di sei ottave e mezza e intonato in do bemolle maggiore (gli altri suoni si possono ottenere grazie ai sette pedali), costituita da 1.415 pezzi differenti, tutti necessari alla sua fabbricazione.
L’arpa irlandese, in gaelico “clarsach”, ha origini medievali e veniva utilizzata anche e soprattutto per la accompagnare i racconti di bardi e menestrelli Celtici (da qui infatti il motivo per cui è maggiormente nota com “Arpa Celtica”). Ricavata da un unico ceppo di legno, finemente intagliato, per secoli fu lo strumento che accompagnò i momenti di passatempo della nobiltà. Verso la fine del settecento, l’arpa o meglio la sua immagine, assunse un valore simbolico, adottata come emblema dal movimento indipendentista United Irishmen.
La letteratura romantica e la riscoperta delle tradizioni gaeliche contribuirono in seguito a rafforzare il nesso simbolico tra l’arpa e le aspirazioni del patriottismo irlandese.
L’arpa celtica si differenzia dall’arpa classica usata nelle orchestre sinfoniche per vari motivi:
– E’ più piccola rispetto all’arpa classica
– L’arpa celtica non ha i pedali, ma ha le chiavi, chiamate lever, con cui si ottengono i semitoni (a differenza della grande arpa da concerto)
– Le corde delle arpe celtiche antiche erano di budello di pecora, poi sono state introdotte anche corde metalliche (oggi anche di nylon o carbonio)
La più antica arpa celtica arrivata a noi è quella del Re Brian Borù, conservata al Trinity College di Dublino, databile intorno al XIV secolo.
Corni animali e trombe ad uso bellico, i carnyx sono curiosi strumenti a fiato dalla lunga canna (dalle dimensioni di un uomo) culminanti nel muso di un animale, con il quale i guerrieri celti producevano un forte clangore. Si sono ritrovati anche corni dritti con padiglione svasato o con canneggio curvilineo (tipico delle isole britanniche e dei corni irlandesi dell’età del bronzo).
Si sono trovati vari frammenti di tali corni in bronzo, ottone e anche in terracotta, finchè nel 2004 a Tintignac in Francia sono state riportate alle luce ben 5 teste di carnyx molto ben conservate (4 a testa di cinghiale e 1 di serpente). Nell’iconografia si riporta chiaramente anche il modo di suonare lo strumento, tenuto verticalmente in modo che il suono viaggi da più di 3 metri di altezza. Anche l’imboccatura è come quella di una moderna tromba.
Gli artigiani Irlandesi ancora oggi riproducono i carnyx, così da rendere ancora possibile ascoltare il loro suono basso e profondo, udibile anche a notevoli distanze.
Il Tin Whistle, o Zufolo di latta, è esattamente ciò che è descritto dalla traduzione italiana: lo zufolo che
viene dato ai bambini come giocattolo. Solo gli irlandesi riescono a fare di questo oggetto un autentico
strumento musicale, il cui utilizzo richiede grande abilità.
Oggi, però, gli strumenti hanno raggiunto una notevole perfezione tecnica. Ogni zufolo copre due ottave e
ha una sua intonazione particolare. Quindi ogni suonatore ha a sua disposizione più di uno strumento e,
per questa ragione, si dice spesso che suona i tin whistle, al plurale.
Uilleann pipes (o Union Pipes o Napìopaì), pronunciata ‘illun’ è la celebre cornamusa irlandese, da distingue con quella scozzese poiché l’aria è spinta attraverso un soffietto sotto la pressione del gomito
del musicista (uilleann in irlandese significa al gomito), mentre i suonatori di cornamusa scozzese utilizzano la bocca. Molti sostengono che le cornamuse Uilleann pipes hanno un suono più commovente e
caldo rispetto a quelle scozzesi, rappresentano la vera anima della musica tradizionale irlandese.
È un cornamusa costituita da un mantice collegata ad una sacca mediante un tubo (in inglese “pipe”) che a sua volta alimenta un chanter sul quale è innestata un’ancia doppia. L’aria è introdotta attraverso un mantice assicurato intorno alla vita ed azionato con il braccio destro. Il mantice non solo solleva il suonatore dal mantenere la pressione costante soffiando nella sacca ma permette di utilizzare aria più secca riducendo quindi gli effetti negativi dell’umidità sulla durata dello strumento e sull’accordatura.
Un’altra differenza è data dal fatto che le uilleann pipes sono suonate in posizione seduta.
Il Fiddle (Violino) è identico al violino utilizzato nella musica classica. Lo strumento può essere suonato tenendolo in diverse posizioni: contro il mento, sulla parte superiore del braccio, sulla spalla o sul petto.
Così come nella musica irlandese esistono diversi modi di suonare il violino, secondo la regione di provenienza. La tecnica violinistica nella regione di Donegal ha influenzato notevolmente la musica
tradizionale irlandese negli ultimi anni, attraverso le scuole, festival e raduni.
L’invenzione della Concertina si deve all’inglese Charles Wheatston che realizzò il primo modello nel 1833 ispirandosi all’organo a bocca dell’Estremo oriente, lo sheng.
Riducendone le caratteristiche si può definire come un piccolo organetto, esagonale od ottagonale, con file di bottoncini da entrambi i lati e dal suono esile e flautato. Esistono due modelli di concertina, largamente usati nella musica tradizionale irlandese: l’anglo e l’english concertina.
Questi strumenti solitamente impostati in due tonalità (come Do-Sol o Re-La), anche se vi è la possibilità di suonare note estranee a queste due scale, ma non per questo lo strumento riesce a suonare in tutte le tonalità.
La Fisarmonica può essere vista come una piccola tastiera trasportabile che si suona in posizione verticale, l’utilizzo di un soffietto interno permette al musicista di allungare e sostenere la durata di note ed accordi.
Deve la sua origine ad un altro strumento tipico della tradizione medievale Irlandese, il Salterio.
Il Salterio è uno strumento musicale a corde, la cui origine risale almeno al 300 a.C. Ci sono molte varianti di questo strumento (uno particolarmente noto è l’harpejii), stante la sua datazione e diffusione in tutto il mondo. Generalmente viene suonato percuotendo le corde con bacchette di legno duro. Si tratta di uno strumento sufficientemente piccolo da essere portatile, quindi molto utilizzato anche per accompagnare il canto.
Il Bodhran (pronunciato “bow-rawn”) è un tamburo che si tiene con una mano e si suona con l’altra per
mezzo di un bastoncino. Sebbene sembri uno strumento semplice da suonare, in realtà richiede
considerevole destrezza ed un infallibile enso del ritmo.
Nel decennio del 1960 vari strumenti a corde, banjo, mandolino e chitarra, sull’ondata del folk revival americano prima e britannico poi entrarono a far parte dello strumentario celtico (nella nuova generazione irlandese e scozzese per poi passare nel decennio successivo ai giovani bretoni).
Il “Bouzouki” arrivato “per caso” nelle mani di alcuni musicisti irlandesi, diventa quello che viene ormai comunemente chiamato irish bouzouki a sottolineare il peculiare strumento nato dalla trasformazione di quello greco.
Le sue caratteristiche sono: il manico più o meno lungo, tastato, la cassa a forma di goccia e il fondo piatto e con 4 coppie di corde.
Il suono è brillante e forte, ma dal volume tale da non coprire gli altri strumenti solisti, e nella musica celtica lo si usa sia in funzione solista che per la melodia e il contrappunto.
La nascita del bouzouki irlandese si colloca nell’ambito della ricerca di nuove possibilità espressive degli strumenti a plettro da parte dei musicisti di area celtica.
Per convenzione oggi viene definito irish bouzouki lo strumento a quattro cori di corde, ed è indubbio il suo legame con la più tradizionale Cetra.
Strumento musicale del medioevo, noto anche con i nomi di organistrum, gironda, symphonia, vielle à roue, formato da una cassa armonica a fondo piatto sulla quale erano tese da quattro a sei corde. Il suono
si ottiene azionando una manovella collegata a una ruota di legno (situata all’interno della cassa armonica) che sfrega le corde: la mano destra agisce sulla manovella, mentre la sinistra pigia una serie di
piccoli tasti, in numero variabile da dieci a quindici, che modificano la lunghezza di due corde, quelle che eseguono la melodia, mentre le rimanenti (corde di bordone) producono un accordo.
Vieni a scoprire i luoghi dell’anima dell’America Latina! Un itinerario in arte tra i colori degli sconfinati paesaggi della Tierra Latina attraverso la mostra di quadri e arazzi.
La cultura Latina verrà rappresentata al Festival dell’America Latina anche da mostre pittoriche di artisti italo-latinoamericani, che proporranno al pubblico i propri capolavori, testimonianza tangibile del patrimonio artistico e folkloristico del Sudamerica.
La moda come veicolo di cultura e tradizione: al Festival dell’America Latina saranno in mostra gli abiti tipici folkloristici dei vari paesi del continente Sudamericano, per immergersi letteralmente negli usi e costumi di Messico, Argentina, Perù, Bolivia e tantissimi altri, tra splendidi colori ed elaborate decorazioni.
Vieni ad ammirare gli splendidi modelli di Sombreros de Panama al Festival dell’America Latina, interamente fatti a mano!
Vieni ad assaporare la bevanda degli dei e a scoprire i segreti del mestiere grazie ad un laboratorio interamente dedicato al Cacao al Festival dell’America Latina!
Il cioccolato, considerato un bene di lusso al suo arrivo nell’Europa nel diciassettesimo secolo, aveva addirittura un valore sacro presso i popoli precolombiani dell’America Latina, dai quali proviene.
I Maya furono i primi grandi coltivatori della pianta del cacao e i creatori del nome stesso. La parola “cioccolato” invece avrebbe origini azteche!
Non perdere l’ affascinante esposizione di percussioni cubane e brasiliane, uno spazio dedicato ai ritmi afro-cubani e il loro percorso storico- musicale. Ti aspettano workshops, stage, lezioni aperte. Non perdere l’occasione di iscriverti ai laboratori durante l’evento!
Una ricostruzione delle rovine Maya vi sorprenderà all’interno dell’area dell’America Latina all’interno del Festival del Mondo! La bellezza e l’imponenza di questo sito lasciano senza fiato e si imprimono nella memoria di chiunque ci passi vicino. Non per altro sono patrimonio dell’UNESCO.